Per stabilire una diagnosi, i medici tibetani utilizzano le sei coscienze sensoriali. Prestano soprattutto attenzione alla lettura del polso, all’esame visivo (della lingua, degli occhi, delle orecchie, delle urine, ecc.) e all’anamnesi che rappresenta una parte importante della visita. Generalmente, non fanno uso di macchine o strumenti elettronici.
Come prepararsi all’appuntamento con il medico tibetano
Prima d’incontrare il medico, è opportuno farsi consigliare sugli accorgimenti necessari il giorno precedente alla visita, oppure seguire i consigli sotto menzionati, perché alcuni fattori possono influire sulla lettura del polso e della lingua.
Dieta e comportamento
Non bere tè, caffè, coca cola, bevande eccessivamente gassate, insalate amare, verdura cruda, ecc. Evitare il digiuno, le purghe, il vomito, la mancanza di sonno, il sesso, il parlare molto. Questi fattori influiscono sul corpo e sull’energia del paziente e possono evidenziare segni simili a disturbi dovuti ad un eccesso di umore vento. Non consumare alcool, carne, cibi riscaldanti, eccesso di cibi grassi o speziati, o calorici ed evitare prodotti riscaldanti come le vitamine. Lavori mentali e fisici faticosi, dormire esposti al sole.
Questi fattori potrebbero falsare la diagnosi e far pensare ad un disturbo dovuto all’eccesso di umore bile.
Evitare il latte, la verdura cruda e l’eccesso di dolci e di cibo.
Non dormire durante il giorno e mantenere un minimo di movimento.
Non rispettare questi consigli potrebbe orientare la diagnosi verso un disturbo dovuto ad un eccesso di umore flemma.
Esame attraverso la palpazione
Lettura del polso
I medici tibetani esaminano il polso del paziente per stabilire la natura della malattia. Viene esaminato il polso dell’arteria radiale; l’energia della psiche, degli umori e degli organi fluisce con il sangue arterioso. Nel paziente maschile si inizia con la lettura del polso sinistro, nella donna si legge prima il polso destro.
Come il pescatore riesce a capire il linguaggio delle onde, il medico esperto legge il linguaggio degli organi ed il battito cardiaco, che esprime i vari disordini. L’arteria radiale è il messaggero che porta le informazioni riguardanti il corpo. Queste informazioni vengono fornite attraverso i caratteri del polso. I medici antichi, hanno scritto numerosi libri ben documentati sulla lettura del polso ed hanno riportato preziosi appunti sulla loro pratica.
Diagnosi visiva
I metodi della diagnosi visiva (esame delle urine, delle orecchie, delle vene degli occhi, della costituzione personale) dipendono dagli organi di senso (del medico) e dalle percezioni che ne risultano.
Esame dell’urina
La dieta ed il comportamento da seguire prima dell’esame sono gli stessi di quelli raccomandati per la lettura del polso.
L’analisi dell’urina consiste nell’esaminare i residui del sangue e dei prodotti di scarto delle urine. Questo esame dà chiare informazioni sulle patologie fisiche in atto.
Metodo: il paziente raccoglie la prima urina del mattino (dopo mezzanotte) in una tazza trasparente. Il medico esamina l’urina alla luce del sole del mattino, se è possibile. Il colore, il vapore, l’odore, la consistenza, i sedimenti, ecc. forniscono indicazioni riguardo alla malattia.
Diagnosi della lingua
La diagnosi della lingua è un esame importante spesso utilizzato dai medici tibetani. La lingua, fiore del cuore, è il luogo in cui si esprimono la malattia e i sintomi digestivi. La digestione è il motore centrale del metabolismo, i tre umori la regolano. Questo processo è la base della fisiologia umana. Esistono differenti caratteri della lingua che dipendono da diverse malattie, ma i tre tipi seguenti sono i principali caratteri dei tre umori.
La lingua con predominanza di un disordine dovuto all’umore vento è: secca, rossa, grossa, con punti rossi.
La lingua con predominanza di un disordine bile è: giallastra, con una patina spessa. Il paziente avverte un sapore amaro.
La lingua che presenta un disordine della flemma è: biancastra, umida, liscia con una patina spessa.
I medici tibetani leggono le vene degli occhi e del padiglione auricolare. L’esame delle vene delle orecchie viene usato principalmente per individuare le malattie nei bambini.
(vedere il capitolo sulla diagnosi della Medicina Tibetana, sezione “Teoria e insegnamenti”).
Anamnesi
Domande
Il medico tibetano può fare domande prima o dopo la lettura del polso. È opportuno esporre chiaramente i sintomi, nonché la storia personale. Una buona anamnesi, la lettura del polso e dell’urine, aiuteranno ad analizzare la malattia in modo chiaro.
Domande frequenti
La Medicina Tibetana può curare tutte le malattie?
Teoricamente, Budda diede tutti gli insegnamenti sulle patologie e la loro cura secondo il concetto Buddista. Ciò nonostante, la vita è governata dal proprio karma o destino, che porta alla morte. Per questo motivo alcune malattie non possono essere curate con la medicina. Secondo la Medicina Tibetana, queste malattie vengono chiamate “malattie karmiche”. Comunque, la medicina e le terapie riequilibrano il sistema ed alleviano i dolori e le sofferenze durante l’arco della vita.
Le pillole tibetane vengono benedette dai Lama?
Generalmente le medicine dovrebbero essere benedette dai Lama o dal medico stesso. Attualmente, l’espansione della scienza e della tecnologia ha migliorato la qualità dei prodotti e li ha resi accessibili a molte persone, così si è affievolita la tradizione della benedizione delle pillole, che è decisamente importante per la medicina.
Possono i non buddisti assumere le pillole tibetane?
Penso di si perché la medicina è neutra, ha un potere proprio e agisce esattamente dove viene usata, è paragonabile ad una spada che può essere adoperata da diverse persone. Il Budda della Medicina insegnò l’arte della guarigione a tutti senza alcuna discriminazione. Durante la pratica medica, non esiste alcuna ragione di conflitto, tra il medico e le credenze dei suoi pazienti, perché egli non è incaricato di curare soltanto i buddisti oppure di usare la sua pratica per fare proselitismo.
Il cuore del Buddismo Mahayana è la dedizione della propria vita agli altri. La pratica altruistica, attraverso la professione medica, è la reale motivazione del medico. Aiutare gli altri, sviluppare armonia e alleviare le sofferenze, è fonte di merito spirituale e non dipende dalle convinzioni religiose del paziente.
Il più grande potere curativo è l’amore e la compassione che spesso vengono a mancare. La via del Bodhisatva è di tenere presente questo concetto nella mente e metterlo in pratica, senza alcuna discriminazione tra medicina occidentale ed orientale.
La Medicina Tibetana cura il cancro?
Attualmente la Medicina Tibetana è di supporto alle terapie convenzionali e non può, in alcun modo, sostituirle. La Medicina Tibetana può armonizzare il corpo e la mente, gli umori, aumentare le difese immunitarie e prolungare la vita quando viene usata nei primi stadi della malattia.
Cosa significa “malattia karmica”?
Secondo la Medicina Tibetana, una malattia che prima o poi provoca la morte, viene chiamata “malattia karmica”, come ad esempio alcuni tipi di cancro, HIV, ecc. Esistono 101 diverse malattie karmiche che si manifestano attraverso i tre umori ed altre invisibili condizioni. In breve, ci sono nove principali malattie fatali che vengono considerate “malattie karmiche”:
1 La consunzione della durata del vento della vita (i tre pilastri della vita sono: la vita, il karma e la fortuna)
2 Gli umori, diventati i propri nemici
3 Le conseguenze di dieta, comportamento e cure errate
4 Danno agli organi vitali (cervello, cuore, ecc.) dovuti a fattori esterni
5.Disordine di vento avanzato che ha consumato la durata del vento della longevità
6 Febbre “che ha attraversato la montagna” (indugio nel trattare lo stato febbrile)
7 Congelamento (trattamento tardivo)
8 Incapacità del corpo a sostenere il trattamento (fisicamente troppo debole o intollerante alle medicine)
9 Lha (corpo sottile della persona) rapito dagli spiriti
Quali patologie possono trarre un buon beneficio dalla Medicina Tibetana?
La Medicina Tibetana è particolarmente efficace nelle malattie croniche come disturbi digestivi, reumatismi, artrite, problemi epatici cronici, debolezza del sistema circolatorio. La Medicina Tibetana aiuta nei disordini provocati dal freddo (influenza, ecc.) oppure rinforza in caso di disturbi costituzionali. Generalmente, rinvigorisce il sistema immunitario e tratta i disordini dovuti ad infiammazione cronica. In generale, l’efficacia del trattamento dipende dal medico e dalla sua esperienza.
I Lama sono dotati di poteri curativi miracolosi?
In Tibet, per tradizione le pratiche rituali della guarigione sono miscelate a rituali spirituali e magici. Sono diversi dalla Medicina Tradizionale Tibetana. Nella società tibetana, sono state certificate alcune guarigioni leggendarie miracolose.
La Medicina Tibetana cura le malattie soltanto con l’uso delle erbe?
Generalmente sì. Tutti prodotti sono composti di erbe e minerali naturali. Comunque, secondo lo stato mentale ed emozionale del paziente vengono utilizzate altre terapie come, yoga, meditazione, astrologia e consigli psicologici insegnati da Budda.
Tramite la lettura del polso, possono i medici tibetani individuare tutte le malattie?
Questo dipende dall’esperienza del medico. I medici con una grande esperienza possono individuare molti disturbi psichici e fisici. Alcune malattie nascoste possono essere difficilmente diagnosticate, ma la sola lettura del polso può non essere sufficiente per analizzare tutti i disordini. Per questo motivo, i medici utilizzano differenti metodi come: l’analisi dell’urina, della lingua, delle orecchie, la diagnosi facciale ed anche l’anamnesi.
I medici tibetani curano la malattia con la meditazione o il potere spirituale?
Forse questa domanda sorge a causa della visione fantasiosa che gli occidentali hanno dei tibetani. In Tibet esistono libri con invenzioni che descrivono molte cure esoteriche e psicospirituali, ma questi concetti non coincidono con la realtà. I pazienti vengono prima curati dai medici, oppure i Lama mandano il paziente dai medici. Se il medico capisce che la malattia va oltre le sue capacità, come avviene nella malattia karmica, egli indirizza il paziente dal Lama per le cure spirituali. Molti tibetani si rivolgono al Lama per chiedere qual’è il medico più adatto alla loro situazione. In ogni modo, questo non significa che i medici tibetani non curano con rituali. Semplicemente, significa che non è il punto più importante della cura e della guarigione. I medici tibetani, iniziano visitando il paziente e successivamente, curano con erbe e minerali naturali, secondo il sistema medico. Che il paziente sia buddista oppure no, il medico lo consiglierà seguendo la psicoterapia buddista. Ad esempio lo inciterà ad accettare la malattia, a cercare la guarigione, a pregare e a meditare sulla malattia, sulla sua causa e condizione, consiglierà inoltre la pratica di una divinità particolare. Questo è un duplice trattamento comune ai medici e ai lama.
Perché la Medicina Tibetana non contempla la chirurgia?
Come viene riportato nella storia della Medicina Tibetana, la chirurgia fu bandita a partire dall’VIII° secolo, dopo un intervento fallito sul cuore della regina madre. Gradualmente, la chirurgia scomparì dalla pratica medica. Operazioni minori come: cataratta, drenaggio di liquidi addominali e polmonari, emorroidi, vengono ancora praticate. Esistono altre teorie che riguardano la scomparsa della chirurgia:
1 Forse i tibetani non hanno potenti analgesici ed antibiotici
2 Secondo la pratica del Buddismo Mahayana, nessuno può uccidere. Così per paura di rendersi responsabili della morte altrui per sbaglio o negligenza, i medici tibetani non hanno sviluppato la parte chirurgica della medicina
3 Non ci fu uno sviluppo abbastanza rapido della tecnica e degli strumenti per contrastare le malattie
I medici tibetani sono tutti Lama?
No. Se facciamo riferimento alla storia della Medicina Tibetana, dal VII° al XIV°secolo, molti medici laici provenivano dalle famiglie di tradizione medica. La Medicina Tibetana cominciò ad essere insegnata in alcuni monasteri e fu influenzata dal concetto buddista di altruismo e di pratica religiosa. In seguito, la Scuola Monastica di Medicina Chakpori istituita nel 1696, da Desid Sangye Gyatsho (1653-1705) a Lhasa, fu sostenuta dallo stato. Questa scuola diventò un esempio per numerosi monasteri in Tibet, molti dei quali cominciarono ad istituire scuole separate al loro interno, così la tradizione familiare della Medicina si affievolì. Nel 1916, l’Istituto Mentseekhang fu fondato dal Venerabile Dottore Khyenrab Norbu (1883-1962), a Lhasa e fu sovvenzionato dallo stato. L’Istituto aprì le sue porte ai laici, monaci e monache ed in breve tempo, formò molti medici tibetani. Al giorno d’oggi, il numero dei medici laici è superiore a quello della comunità monastica.
In Tibet è indispensabile essere monaco o Lama per diventare medico?
Non c’è alcun obbligo di essere monaco o monaca, ma le persone hanno più rispetto e fiducia nelle persone celibi/nubili.